Storm Records Official Website
Live: After The Movie Cover
Artist: Various Artists
Location: Detroit (U.S.A.)
Album: Live: After The Movie - Compilation
Label & Pubblication Year: Storm Records, 2001
Tracklist: Vacation (Hoppin' Mad) / Kill (Grayling) / Sentenced Man (Thee Trash Brats) / Aimee Went Away (Caulfield ) / Temptation (Broadzilla) / Power From Your Pocket (Fudgegun) / Mississippi Highway (Kung Fu Diesel) / Stale (Wired Masses) / Sister Gypsy (The Ziffelz) / Flicker (Nova) / Turn Me On Baby (500 Ft. Of Pipe) / Yesterday (Tinfoll) / Hope Was Never Our Friend (Sofia Ramona) / An American (Dw Harris) / Hellbound (11:11) / Catalyst (World Of Hurt) / Superficial (The Lovemasters) / Orange Peels And Lemon Trees (Spat!) / Maybe Don't Go (The Buzzrats) / The Ghost And Ibert Mathisen (Swallowhole)
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"Live: After The Movie" è una compilation, uscita originariamente nel 2001, sotto l'egida della Storm Records di Detroit, label che da sempre è impegnata nel supportare territori indipendenti ed underground. Vengono così radunate 21 bands della scena locale, senza particolari limitazioni riguardanti i generi proposti. Ed è forse questo, il maggior difetto dell'intera carrellata, per quanto la mia mente possa essere aperta verso tutte le tipologie di sound, non riesco a digerire i repentini rovesci che portano dal punk rock veloce e melodico, a songs acustiche e lisergiche, fino alla techno music. Sul versante punk rock citerei la veloce ed iper catchy "Vacation", eseguita dagli Hoppin' Mad, "Sentenced Man" firmata dai grandi e purtroppo discioltisi Trash Brats, la commerciale "Aimee Went Away", potenziale hit messa a segno dai Caulfield, i cori adolescenziali di "Somora Laura" dei Ruth's Hat, fino alle finali "Orange Peels And Lemon Trees" e "The Ghost And Ibert Mathisen", rispettivamente preformate dagli Spat! e dagli Swallowhole, combi caratterizzati dalle lead vocals al femminile. Menzione a parte meritano le Broadzilla, composte da Rachel May (guitars/vocals), Kim Essiambre (bass/backing vocals), Angie Manley (drums/backing vocals) che con la loro "Temptation" mettono tutto a soqquadro con un massiccio rock'n'roll figlio della Motorcity di Ted Nugent e soci. Tre figliole ricoperte di tatuaggi le quali hanno già avuto il piacere di aprire per acts quali The Deftones, Joan Jett, L7, The Sex Pistols, The Lunachicks, e Skid Row. La loro carica mi ha davvero sorpreso ed ora sono alla disperata ricerca del loro full-lenght "Lady Luck" uscito nel 2003. Il primo sentore della regola "tutto fa brodo" si ha con il country di "Stale" dei Wired Masses. Poi si passa improvvisamente alla prestanza ai limiti dello stoner di "Sister Gypsy" dei The Ziffelz, episodio fortemente illuminato dai 70's. Si prosegue su questi territori, aprendo alla quieta lisergia dei Nova, che sembrano essersi fumati il possibile ed anche l'impossibile, ed a quella più grezza e calustrofobica dei 500 Ft. Of Pipe. La parte meno elettrica della compilation viene ulteriormente ampliata dai Tinfoil e dai Sofia Ramona della vocalist Jessica, capace di disegnare preziose trame melodiche grazie alla propria, ben modulata, voce. I Dw Harris giocano la soluzione acustica interrotta da potenti riffs rallentati, la prova è buona, ma a questo punto della compilation inizio a chiedermi che cosa mi aspetti nell'immediato ascolto futuro. Forse ancora punk, forse stoner, forse rock'n'roll... Ma certo che no, ecco arrivare gli 11:11 di "hellboud" con i loro suoni elettronici e dance, che mi hanno ricordato una song estratta dalla discografia della reginetta di Detroit Queen Bee, della quale non ricordo il titolo per qualche motivo che lascio, a voi lettori, interpretare. Per fortuna i World Of Hurt tornano a pestare pesante, anche se le screaming vocals utilizzate in alcuni dei frangenti di "Catalyst", sono davvero fuori luogo. E per concludere ecco i The Lovemasters con le loro ambientazioni Elvis style, i malinconici The Buzzrats ed incredibile ma vero, la hidden track finale che sconfina nello ska! "Live: After The Movie" è in definitiva un buon cd, che ci presenta molte buone bands, ma io stesso pur amando l'eterogeneità, mi accorgo che tutte queste molteplici facce potrebbero accontentare tutti e nessuno.

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 7